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Cydalima perspectalis (Walker, 1859)

Classification

Nome scientifico: Cydalima perspectalis (Walker, 1859)
Nome vernacolare Italiano: Piralide del bosso

Règne: Animalia
Embranchement : Arthropoda
Classe: Insecta
Ordine: Lepidoptera
Famiglia: Crambidae
Genre: Cydalima
Origine: Asia orientale

Descrizione

Gli adulti della piralide del bosso hanno un'apertura alare media di 36 mm e sono osservabili due forme. La più comune è la forma bicolore in cui le ali sono bianche perlate e delimitate da una striscia marrone opaca lievemente iridescente. Esiste anche una "forma scura o melanica" più rara, con ali completamente marroni. Entrambe le forme hanno una mezzaluna biancastra sul bordo anteriore dell'ala superiore. Il bruco è riconoscibile per la sua testa nera lucida e il corpo verde chiaro, spesso con puntinature nere, striato longitudinalmente con peli biancastri e verdastri. Possono essere confusi con larve di cavolaia maggiore. I bruchi non sono urticanti. La piralide del bosso può essere rilevata per la presenza sul legno di caratteristiche setole ed escrementi verdi.

Comportamento e ciclo biologico

Il ciclo di sviluppo della piralide del bosso passa attraverso diverse fasi (per una durata di circa 60 giorni): uovo, larva (bruco), pupa (crisalide) e adulto. La piralide sverna allo stadio larvale (come giovani bruchi), racchiusi in bozzoli di foglie e seta, situati all'interno del fogliame delle piante infestate. Il periodo pupale dura circa un mese. A questo punto l'individuo è appeso a testa in giù, di solito in un bozzolo tessuto tra le foglie. Gli adulti emergono dal bozzolo dopo due o tre settimane di sviluppo. La prima generazione di adulti sfarfalla nel mese di giugno. L'adulto è notturno, attratto dalla luce. Il bruco consuma le foglie e talvolta la corteccia del bosso, causando notevoli danni. La piralide del bosso può compiere fino a 3 generazioni in un anno.

Distribuzione geografica

In Francia, l'introduzione della piralide del bosso è stata segnalata per la prima volta nel 2008 in Alsazia. Tuttavia, il numero di individui suggerisce che l'introduzione in Francia risalga almeno al 2005. In un decennio, questa specie si è diffusa in tutta la Francia da est. In Italia la specie ha colonizzato la Liguria nel 2010 (Veneto, poi Lombardia e Piemonte nel 2012, presente anche in Sardegna nel 2019).

Ecologia e habitat

La piralide del bosso infesta gli arbusteti a bosso, soprattutto nella regione mediterranea.

Riproduzione e diffusione

Gli sfarfallamenti avvengono generalmente tra maggio e giugno, luglio e agosto, poi settembre e ottobre. Gli adulti, dopo l’accoppiamento, danno inizio alla prima generazione. Durante l'anno, possono succedersi 3 generazioni di piralide.

Osservazione

Impatti noti

La piralide del bosso provoca gravi danni al bosso ornamentale e selvatico europeo, tra cui il bosso comune: Buxus sempervirens. Sia in un ambiente naturale che urbano, una grande quantità di bosso è defogliata da questa specie. La piralide causa la perdita di tutto o parte del fogliame, che può portare alla morte delle piante sia in aree urbane che naturali. Spesso l’attacco della piralide si accompagna ad una malattia fungina causata dal fungo Cylindrocladium buxicola Henricot, che contribuisce a peggiorare lo stato di salute della pianta.

Bibliographie

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